Lepidottero (Paesaggi nel petto)
Gli occhi di Tina Anselmi
erano altopiani novembrini.
Penso alla cannella,
a Celan(papavero e memoria),
alla curiosità delle volpi
quando alitavamo segnali di fumo
per avvisare i migranti.
Parlami di Elio Petri,
de “la grande guerra” di Monicelli
in bianco e nero,
le poesie siriane
e la tendenza a sparire
da sotto la mia faccia
come prati in fiore.
E sei Kavafis,
corri forte come lui
per non farti toccare dai demoni.
Mi agiti e mi sommergi
in nanosecondi,
cuore in tempesta
e visione ghiandaia.
L’instabilità definitiva,
non ispeziono più i luoghi,
elicito in ceralacca.
Una lingua viola
mi circumnaviga la fronte
mentre in me
le differenze sono gli ululati.
erano altopiani novembrini.
Penso alla cannella,
a Celan
alla curiosità delle volpi
quando alitavamo segnali di fumo
per avvisare i migranti.
Parlami di Elio Petri,
de “la grande guerra” di Monicelli
in bianco e nero,
le poesie siriane
e la tendenza a sparire
da sotto la mia faccia
come prati in fiore.
E sei Kavafis,
corri forte come lui
Mi agiti e mi sommergi
in nanosecondi,
cuore in tempesta
e visione ghiandaia.
L’instabilità definitiva,
non ispeziono più i luoghi,
elicito in ceralacca.
Una lingua viola
mi circumnaviga la fronte
mentre in me
le differenze sono gli ululati.
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