Joseph Haydn (Procurarsi ferite)
Voglio
Joseph Haydn
da quando me l’hai fatto ascoltare,
ore-ed-ore
sotto gli alberi non potati dal 91’,
con un freddo irreale,
e tronchi gelati
come gli zigomi
(lastre di granito)
che avresti potuto lavorare
e dipingere
madonne, oreadi e poetesse
identiche ed inarrivabili come te.
Joseph Haydn
da quando me l’hai fatto ascoltare,
sotto gli alberi non potati dal 91’,
con un freddo irreale,
e tronchi gelati
come gli zigomi
(lastre di granito)
che avresti potuto lavorare
e dipingere
madonne, oreadi e poetesse
identiche ed inarrivabili come te.
le parole
quasi-amorevoli,
c a m u f f a t e
a cortesia,
che ci
a n n o i a v a m o
m o r t a l m e n t e
a parlare di inutili esami universitari,
di
t e s i
e
l a u r e e
e
vite
tutte uguali.
e non sarò sincero
perché la sincerità
é(quasi) realtà
sacrosanta
ed
intollerabile
per molti.
Ma voglio c a m u f f a t e
a cortesia,
che ci
a n n o i a v a m o
a parlare di inutili esami universitari,
di
t e s i
e
l a u r e e
e
vite
tutte uguali.
e non sarò sincero
perché la sincerità
é
ed
intollerabile
per molti.
Joseph Haydn,
stanco mai
insieme a Stendhal.
musica classica dal pavimento in pietra lavica
fino al kapler 78B.
picchiami usando la raccolta di Miklós Radnóti,fammi malee gioca con gli ematomi
e leccami i polpastrelli
come fanno nei film a Julie Christie
che come colonna sonora hanno
Joseph Haydn.
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